venerdì 24 settembre 2010

ASSEMBLEA NAZIONALE COMITATI SOLIDALI E ANTIRAZZISTI

Noi scegliamo
L’ACCOGLIENZA e la SOLIDARIETA’
verso tutti!
e TU?

Crediamo che tutti abbiano diritto di sognare e desiderare una vita migliore, allontanandosi da guerre e miseria o semplicemente ricercando un luogo che prospetti più opportunità di realizzazione.

Crediamo che i paesi di origine, l’etnia o le differenze di credo non sono e non debbano essere un ostacolo tra le genti ma, al contrario, un motivo di arricchimento, di scambio reciproco e di crescita individuale e collettiva.

Crediamo che sia un nostro dovere e piacere, schierarci e condividere al fianco delle donne e degli uomini i sogni e le speranze che li muovono alla ricerca di un miglioramento di vita, se non ancora della felicità più piena.

Crediamo che in quest'epoca di degrado, di perdita di valori morali e materiali, sia urgente che gli esseri umani si riconoscano in una unica specie, per affermare una comune umanità.

Crediamo che, mentre i vari governi di turno rievocano espulsioni di massa di intere etnie come i Rom, noi non si possa tacere e che si debba promuovere un protagonismo diretto e solidale.

Crediamo che solo con un impegno diretto, solidale e antirazzista, improntato alla costruzione diffusa di ambiti umani alla ricerca di una più benefica convivenza, si possa fermare la deriva razzistoide.

Se anche tu credi che un protagonismo diretto nella solidarietà e nell’antirazzismo possa essere un motivo di miglioramento, andiamo assieme a:
Roma il 3 Ottobre
all' Assemblea nazionale dei Comitati Solidali e Antirazzisti

Per info telefonare a 340 3368044 oppure coordinamento.csa.firenze@gmail.com
(viaggio in pullman da Piazza Adua o teatro Saschall - ore 6)

COMITATO SOLIDALE e ANTIRAZZISTA
“LA VIA DELLA LIBERTA' "

sabato 11 settembre 2010

Torino, chiude la “Casa dell’ospitalità” di via Ghedini.
 
La scure dei tagli all’assistenza (4.5 milioni di euro) si abbatte su una struttura ritenuta dai funzionari e dalla giunta comunale costosa, quindi la logica della contabilità cinica dei numeri ne decreta la sua fine.
Una storia e una vocazione all’accoglienza che né ha scandito 85 anni di esistenza, la vita di migliaia di sfollati, profughi, senza dimora, immigrati, poveri, sfrattati in una città come Torino.
 
Ci si accorge che l’affidamento totale e senza controllo dell’assistenza domiciliare compiuto negli anni scorsi, è risultata costosa e non efficace, quindi si procede alla ripresa del servizio diretto dal Comune. Si rastrellano le forze e ci si accorge che le oss fanno da anni lavori d’ufficio, che in alcuni servizi, il nostro, esiste una pattuglia di OSS da impiegare per far fronte alla richiesta. Eccoci.
 
Nello stesso tempo questa marcia indietro, questo fallimento, produrrebbe la perdita del posto di lavoro di decine di Oss assunte dalle cooperative. Noi dovremmo ricollocarci qua e là, la Casa sarebbe gestita da una coppia di volontari al costo dell’affitto e forse un rimborso spese. L’idea chiamata truffaldinamente “Cohousing”, in realtà è l’esatto contrario, dependance di un istituto di riposo. Ma la Casa è stata ed è un luogo dove si intrecciano storie e relazioni, si affronta la solitudine. Tutto ciò non trova posto nella logica mortifera dello Stato, che alza la soglia di accesso ai servizi sociali, e se non esiste la domanda non esiste il bisogno. Si arriva ad affermare smentendo se stessa, che il fenomeno dei senza dimora non esiste per giustificare la tenuta di questo tipo di servizio, aperti giorno e notte e tutto l’anno. A fronte di 3000 sfratti all’anno, 195.000 persone vivono da sole in città, la popolazione anziana è tra le più numerose d’italia. Crisi economica esclusa. Non siamo sociologi, ma non ci vuole la laurea per capire dove siamo seduti.
Al di là di ogni contorsione che solo la politica sa fare, la sostanza è che si chiudono servizi, si chiude all’accoglienza, si impedisce l’accesso, si uccide.
 
Gli operatori e le operatrici della Casa dell’Ospitalità viaghedinisei. Torino