lunedì 17 gennaio 2011

Siamo esseri umani non macchine come vorrebbero padroni ed oppressori

Solidarietà con le lavoratrici e i lavoratori Fiat
Per difendere dignità e diritti
Contro il cinismo disumano dei padroni

Siamo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Fiat contro il vergognoso attacco padronale che colpisce la loro vita e dignità. In ragione della logica disumana del profitto e dell’accumulo Marchionne e i vertici Fiat – con il vergognoso accordo di Cisl e Uil - vogliono privare gli operai di diritti umani elementari. Si intensificano i ritmi, si limita il diritto ad essere malati, si colpisce il diritto di sciopero. Peggiora così la vita e aumentano i rischi per la sicurezza di ogni persona che lavora.

Marchionne – con l’appoggio governativo e di parte dell’opposizione- ha prepotentemente ricattato i lavoratori e le lavoratrici imponendo un referendum per far passare queste misure disumane. Un referendum basato sul ricatto: infatti, la Fiat ha previamente dichiarato che se perdeva il referendum chiudeva la fabbrica e licenziava tutti. Ma nonostante le intimidazioni e i ricatti il 46 % dei lavoratori e delle lavoratrici ha scelto di dire No a Marchionnne! E la maggioranza di chi lavora alla catena di montaggio ha detto No! Hanno scelto di difendere la loro dignità, non hanno accettato di essere servili nei confronti di padroni e potenti anche a costo di rischiare di perdere il lavoro.

Da questi lavoratori ci viene un lezione e un incoraggiamento: in ragione di valori umani fondamentali, della difesa della propria dignità in tanti hanno scelto di resistere all’attacco padronale, hanno scelto di dire No a questo accordo. E’ una spinta alla speranza e alla fiducia che alimenta le ragioni per sviluppare ed espandere la solidarietà. Per dire insieme ai lavoratori e alle lavoratrici SI ai diritti umani, Si al protagonismo e l’impegno diretto in prima persona per costruire insieme e la più ampia solidarietà tra gli sfruttati, gli immigrati, i disoccupati e tutti coloro che sono discriminati. Perché l’attacco ai lavoratori Fiat è parte di un offensiva del governo e di questa democrazia decadente che discrimina, esclude, sfrutta, divide, alimenta e fomenta razzismo.

La vicenda Fiat ci coinvolge umanamente, riguarda ogni persona che vuole difendere il diritto alla vita ed ad affermare l’umanità contro l’avidità degli sfruttatori e degli oppressori. Per noi schierarsi per la solidarietà e con i lavoratori Fiat è parte di un impegno per difendere i diritti umani di tutti, senza condizioni, contro lo sfruttamento, tutte le discriminazioni e il razzismo.

Perciò facciamo appello a tutte le persone solidali e sensibili a essere a fianco dei lavoratori Fiat e a sviluppare concretamente la solidarietà. I comitati solidali saranno in piazza il 28 gennaio e rivolgono un caloroso appello a mobilitarsi a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici Fiat contro la prepotenza e il cinismo padronale.