venerdì 10 giugno 2011

VOTA SI AL REFERENDUM

Vivibilità contro uccidibilità
Come è stato possibile costruire centrali
nucleari in riva al mare in un paese a rischio
tsunami, in un paese che porta ancora le ferite
dell’ecatombe di Hiroshima e Nagasaky? La tragedia
di Fukushima appare un’assurdità paradossale a tutti
quelli che come noi mettono al primo posto la vita
umana, ritengono che le persone vengano prima della
produzione, dei “costi dell’energia” e dello “sviluppo”.
Invece la tragedia giapponese dimostra una volta di
più la logica di uccidibilità e il cinismo assassino che
contraddistingue i potenti della terra: siamo tutti e
tutte sacrificabili, in nome del “progresso”. Ci dice
quanto sia urgente, partendo dall’emersione umana,
rilanciare e costruire pazientemente un’alternativa di
vivibilità, un impegno per affermare le esigenze vitali e
di cambiamento.
Fermiamoli
Il nucleare è quasi un emblema del sistema
democratico dominante: nasce con la guerra e
per la guerra come l’arma di distruzione di massa
più micidiale mai inventata. L’acqua d’altra parte è
notoriamente uno degli elementi vitali più importanti
per gli esseri umani e volerla affidare alle gare di
appalto, alle speculazioni e ai profitti delle aziende
private mette a rischio la salute di tutte e tutti, oltre
a far lievitare le tariffe e peggiorare i servizi idrici,
moltiplicando ruberie di ogni tipo. Insomma con la vita
non si può scherzare. Per questo vanno fermati.
Vota SI ai referendum
Condividiamo con le migliaia di persone che si stanno
mobilitando in questi giorni per sostenere il NO al
nucleare e alla privatizzazione dell’acqua un sano
istinto di salvaguardia della vita e difesa della natura
prima, una giusta indignazione per le malefatte dei
potenti della terra e per l’ipocrisia del governo di
centro destra che, dopo aver difeso il nucleare e
cercato di cancellare (senza successo) il referendum,
ora da “libertà di voto” per i propri elettori (che per
fortuna sono sempre meno). Votare SI al referendum
non risolve il problema del terricidio in atto ma è un
passaggio necessario per contribuire a frenare certi
propositi di mettere a rischio la vita umana.
Costruiamo un’alternativa di protagonismo e
solidarietà
Speranze di cambiamento germogliano nel
protagonismo di milioni di persone nel mondo, dalla
rivoluzione della gente comune che ha scosso i paesi
arabi (e non solo) all’impegno volontario che cresce,
passando per la volontà di protagonismo confuso
ma genuino che ha riempito nelle ultime settimane le
piazze di mezza Europa. Significa che un’alternativa
è possibile. Noi la proponiamo fuori dal sistema,
indipendente dalle istituzioni e dai loro imbrogli,
improntata dal protagonismo diffuso, basata su valori
forti come la solidarietà umana, ispirata dalla ricerca
del bene comune in chiave universale. Per difendere
bisogni e necessità di tutte e di tutti, per scegliere la
vita, sempre e comunque.
NUCLEARE E PRIVATIZZAZIONE
DELL’ACQUA? NO GRAZIE
IMPEGNIAMOCI
PER AFFERMARE LA VITA
SEMPRE E DOVUNQUE