mercoledì 9 giugno 2010

Frenze 09/06/2010

Cari amici e amiche dei comitati prendiamo spunto dalla lettera di Eva Lorenta per confermare la nostra adesione all'invito,
Quello al quale stiamo assistendo e' uno dei tanti tentativi dei sistemi dominanti e prevaricatori di annichilire e scoraggiare un impegno di solidarietà tra gli esseri umani, con chi e' vittima di violenze e con chi ha il coraggio di schierarsi senza condizioni.
Facciamo riferimento per esempio all'ostruzione violenta dello stato di Israele nei confronti dei coraggiosi volontari delle ong davanti a Gaza ed alla violenta e genocida azione nei confronti del martoriato popolo palestinese con il quale solidarizziamo senza compromessi, o al governo russo che con l' utilizzo mediatico propina menzogne e artefici alimentando nel popolo russo un sentimento di paura nei confronti della società civile cecena, nel paese Italia dove l'informazione e' a senso unico e stimolatrice di odio e diffidenza verso le altre culture ed etnie, e potremmo stare ore ad elencare i paesi nel mondo in tali condizioni, più facile probabilmente risulterebbe elencare quelli dove la libertà è una condizione esistente e cioe' " nessun luogo " e allora vi facciamo e ci facciamo alcune domande:
Quanto siamo disposti ad essere vittime e complici di queste dinamiche? Riusciamo a stare e sentirci realmente bene quando intorno a noi uomini donne e bambini pagano con la sofferenza per l' ingordigia di alcuni pochi potenti e purtroppo anche per l' assenteismo ed il disinteresse più o meno cosciente di chi può ritenersi ampiamente fortunato di non essere nato per esempio in Africa?
Noi rispondiamo che così non ci va bene ed e' per questo che stiamo provando a costruire ambiti umani di comunanza e di controinformazione, perché stiamo già sperimentando e beneficiando di questo percorso e percependone le enormi potenzialita' sappiamo anche che per alimentarle abbiamo bisogno gli uni degli altri e delle altre:
Questo sistema conosce bene il principio del divide et impera contro il quale vogliamo fermamente opporci, ma lo possiamo fare solo se usiamo quegli strumenti naturali che caratterizzano la specie umana. Quindi il sentirsi, il cercarsi , il confrontarsi, il condividere proponiamo che siano costantamente presenti nei nostri intenti e nelle nostre azioni.
I comitati solidali antirazzisti vorremmo che fossero per tutti coloro che vi partecipano un ambito umano con il quale sinceramente provare ad incarnare e recuperare quei valori di cui abbiamo bisogno per vivere meglio, abbiamo bisogno però che il protagonismo non sia di alcuni, ma di tutti, è per questo che rivolgiamo in primo luogo un invito al coordinamento, ai singoli comitati ed ai singoli partecipanti di aiutarsi e sostenersi perchè questa strada è tanto bella quanto difficile e per esser percorsa ha bisogno di comunanza e solidarietà.
Comitato solidale antirazzista " La via della libertà "

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